11. IMPIANTO ALIMENTAZIONE ARIA – IAW

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Ecco in sintesi le caratteristiche peculiari dell’impianto alimentazione aria nel sistema IAW:

Nel collettore di aspirazione sono alloggiati il sensore temperatura aria aspirata , le prese di depressione che alimentano il sensore di pressione assoluta, il regolatore pressione carburante e il raccordo alimentazione servofreno

Inoltre sono posizionate le sedi per gli iniettori.

  1. Valvola V.A.E.
  2. Raccordo presa aria filtro
  3. Raccordo alimentazione valvola V.A.E.
  4. Potenziometro valvola farfalla
  5. Attacco testina cavo acceleratore
  6. Valvola farfalla ingresso aria
  7. Sensore N.T.C. aria aspirata
  8. Collettore aspirazione

 

Sensore di pressione assoluta

Motore aspirato APS 03/03 – motore turbo APS0 02/03

Questo sensore è un trasduttore collegato tramite una tubazione in gomma al collettore di aspirazione. Fornisce un segnale elettrico in Volt alla centralina controllo motore proporzionale alla pressione assoluta dell’aria presente nel collettore.

Questa informazione, unitamente collegata alla temperatura dell’aria e del carico motore determinato dall’apertura della valvola farfalla, viene utilizzata per il calcolo del volume d’aria aspirata per ottenere l’ottimizzazione del rapporto stechiometrico.

Sensore pressione assoluta

In caso di sostituzione del tubo in gomma che lo collega al collettore di aspirazione, ricordati che devi sostituirlo con un tubo della stessa sezione interna e lunghezza.

Il sensore è un componente non riparabile.

Sensore di temperatura aria

I sensori di temperatura dell’aria aspirata, indipendentemente dalle svariate tipologie adottate nei vari sistemi di iniezione IAW, sono quasi tutti installati sul condotto di aspirazione.

Sono costituiti da un termistore di tipo NTC (Coefficiente di Temperatura Negativo) 

L’acronimo NTC indica che la resistenza elettrica del sensore diminuisce con l’aumentare della temperatura.

Questa informazione, unitamente all’informazione di pressione assoluta, viene utilizzata dalla centralina elettronica per stabilire la “DENSITÀ ARIA”.

Questo dato è essenziale per poter risalire alla quantità di aria aspirata dal motore, in funzione del quale la centralina definirà il tempo di iniezione, cioè l’esatta quantità di benzina da erogare.

Valvola aria supplementare VAE 1a generazione

Elettrovalvola VAE senza diodo di sovratensione (1)

Per ottimizzare il funzionamento del motore al minimo, sia con motore freddo che a caldo, la centralina adotta questo dispositivo di servo regolazione, che gestisce il passaggio d’aria in by pass al corpo farfallato.

E’ controllata dalla centralina con un comando in duty cycle, variabile fino a una frequenza massima di 90 Hz che regolerà il posizionamento del cursore (1).   

Il comando elettronico di apertura e chiusura in duty cycle proviene dalla centralina tramite un comando in negativo dal pin 34.

Valvola aria supplementare VAE seconda generazione

Elettrovalvola 2ª serie con diodo di sovratensione

Se diminuisce la frequenza dei giri motore al minimo, la corrente efficace che va ad alimentare l’avvolgimento (2) aumenta, causando uno spostamento del pistone (1) in modo tale da aumentare il passaggio dell’aria attraverso la finestra (3).

Se aumenta la velocità del motore al minimo, la corrente efficace assorbita dall’avvolgimento diminuisce fino a pochi decimi di ampére. Di conseguenza il passaggio di aria della finestra si restringerà e il regime del motore scenderà.

Nota: tra la prima e la seconda generazione non esistono differenze di funzionamento.

Corpo farfallato acceleratore

E’ solidale al collettore di aspirazione e determina il quantitativo d’aria in ingresso al motore dovuta all’apertura della farfalla (4) collegata al pedale dell’acceleratore.

A farfalla chiusa (4) e motore al minimo, l’aria passa sia in parte dalla farfalla, in portata non sufficiente per il sostentamento del motore, sia in portata maggiore tramite l’apertura della vite (1) di by-pass (2).

Il liquido di raffreddamento è indicato dalle frecce di colore verde. Il passaggio dell’aria è invece indicato dalle frecce di colore azzurro.

La centralina controllo motore, per gestire questo servoregolatore, utilizza i segnali provenienti dai vari sensori relativi a:

  • Il regime di rotazione,
  • La temperatura del motore,
  • La pressione esistente nel collettore di aspirazione.

Per ottimizzare il funzionamento il corpo viene riscaldato dal liquido di raffreddamento, in modo tale da evitare fenomeni di condensazione del carburante in presenza di aria fredda.

Se ruoti la vite (1) in senso antiorario, ottieni un incremento d’aria e di conseguenza un aumento del regime motore. E viceversa.

La vite (3) con controdado, permette il posizionamento della farfalla evitandone l’impuntamento  nella sua sede.

In caso di impuntamento, dovrai controllare questo spazio con uno spessimetro. Usare questa vite per la registrazione del minimo motore è un errore. Vedi invece la registrazione e la regolazione corretta del minimo, descritte nel capitolo dedicato.